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Lavorare nelle Risorse Umane

Le Risorse Umane o come viene definito ed abbreviato in inglese HR – Human Resources, sono quella funzione aziendale che si occupa dei lavoratori dipendenti valorizzandoli appunto come “capitale umano”.

Il capitale umano deve intendersi come l’insieme di conoscenze, competenze, abilità ed emozioni acquisite durante la vita di un individuo, utili a raggiungere obiettivi sociali ed economici, singoli o collettivi. In poche parole, si tratta della principale risorsa di un’azienda.

Origine ed evoluzione delle Risorse Umane

Il termine fu utilizzato per la prima volta da Raymond Miles che intese sottolineare il cambiamento avvenuto nelle aziende con il superamento delle vecchie teorie organizzative, allora basate sul Taylorismo.

Grazie alle nuove teorie organizzative, le Risorse Umane cominciano ad essere considerate, dal punto di vista economico e gestionale, al pari delle altre risorse aziendali: macchinari, tecnologia, immobili. È necessario quindi investire su di esse per ottimizzare la performance dei dipendenti e di conseguenza le performance aziendali.

Dal punto di vista relazionale si comincia ad applicare una maggiore attenzione agli aspetti psicologici e motivazionali come alla salute psicofisica dei lavoratori.

La funzione aziendale delle Risorse Umane

Il termine Risorse Umane è utilizzato oggi per fare riferimento a quella funzione aziendale, in passato comunemente chiamata “personale”, che si occupa dei vari aspetti dei dipendenti di un’azienda, come le retribuzioni, la formazione, lo sviluppo delle risorse umane.

Possiamo individuare nella Direzione Risorse Umane le seguenti funzioni:

  • Organizzazione e Pianificazione;
  • Ricerca e Selezione del Personale;
  • Formazione;
  • Sviluppo;
  • Gestione Risorse Umane;
  • Compensation & Benefit;
  • Relazioni Sindacali;
  • Comunicazione Interna;
  • Amministrazione del Personale.

Dagli anni 2000 la gestione delle Risorse Umane ha assunto sempre maggior importanza nelle aziende, trasformandosi da tradizionale ruolo prevalentemente amministrativo ad uno più marcatamente strategico, dove le risorse umane e il loro sviluppo sono sempre più fondamentali per il conseguimento degli obiettivi aziendali.

Di pari passo nella moderna gestione delle Risorse Umane si sono sviluppati nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione (ICT): i sistemi informativi per la gestione del personale per il calcolo delle retribuzioni e la registrazione di tutti dati amministrativi e non solo dei dipendenti.

Cosa studiare per lavorare nelle Risorse Umane

Non ci sono percorsi precostituiti per poter lavorare nelle Human Resources anche se negli anni sono stati istituiti percorsi di Gestione Risorse Umane inseriti nelle facoltà di Scienze Politiche o Giurisprudenza.

Anche la vecchia formazione di tipo psicologico, che un tempo pareva essere prevalente, non è scontata.

Per entrare nelle HR, spesso viene richiesto un titolo di studio universitario o una formazione equivalente, anche se non è fondamentale.

Molto apprezzati e spesso richiesti sono i Master in Risorse Umane che completano il bagaglio di conoscenze e competenze professionali.

Come in tutti i settori anche nelle Risorse Umane la formazione continua è fondamentale, consigliabile quindi continuare ad aggiornarsi e specializzarsi anche dopo aver compiuto il percorso di studi ideale.

Abbiamo chiesto a Luca Caracciolo, Presidente di Smartform, quali requisiti siano indispensabili per lavorare nelle Risorse Umane: “Dopo oltre vent’anni di esperienza e dopo aver lavorato con colleghi e Responsabili provenienti da diverse esperienze di studi e professionali, ritengo che non ci siano particolari specializzazioni di lauree che avvantaggino l’ingresso nelle Risorse Umane. Credo piuttosto nella validità della formazione continua. Negli ultimi anni, infatti, hanno acquisito sempre maggior importanza le certificazioni delle Competenze che non sono solo dei semplici attestati di partecipazione, ma certificano che i partecipanti di un percorso formativo o le risorse di un’azienda abbiano le competenze richieste per uno specifico ruolo aziendale. Il Master di Smartform è, ad esempio, l’unico in Italia ad essere certificato Cepas, società del Gruppo Bureau Veritas, che si occupa di certificare le competenze e la formazione individuale.”

Le caratteristiche personali più richieste dalle Direzioni Risorse Umane

Le principali Soft Skills richieste ad un professionista delle HR sono:

  • Capacità di comunicare;
  • Empatia ed ascolto attivo;
  • Gestione della relazione e del conflitto;
  • Capacità di organizzazione;
  • Capacità di pianificazione strategica, con prospettive lungimiranti;
  • Problem solving;
  • Capacità di analisi.

Retribuzioni nelle Risorse Umane

La retribuzione media di un Addetto Risorse Umane è di 28.000 € lordi all’anno (circa 1.550 € netti al mese), in linea rispetto alla retribuzione mensile media in Italia.

Generalmente tale retribuzione può partire da uno stipendio minimo di 22.000 € lordi all’anno e salire sino a 40.000 € lordi all’anno.

Per posizioni particolari come gli HR Manager o gli HR Director, che possono prevedere inquadramenti dirigenziali, la retribuzione può arrivare a superare i 100.000 € lordi all’anno.

Come lavorare nelle Risorse Umane

Fare uno stage o un tirocinio in un ufficio del personale è il primo passo per entrare nelle risorse umane. I Tirocini sono strumenti sviluppati per permettere a giovani diplomati o laureati di acquisire le conoscenze e le prime competenze in uno specifico settore. Essendoci una grande quantità di lavoro amministrativo negli ambiti delle Risorse Umane, molti reparti di aziende di grandi e medie dimensioni prendono regolarmente degli stagisti per ricevere aiuto.

Le agenzie per il lavoro (ex agenzie interinali) sono inoltre fra le principali opportunità per chi desidera entrare nel mondo delle Risorse Umane.

Le agenzie per il lavoro

Le agenzie per il lavoro fanno grande uso di tirocinanti essendo le più grandi società di Risorse Umane in Italia con una forte capillarità e una grande quantità di attività che richiedono l’intervento dell’uomo sia nei reparti amministrativi che di ricerca e selezione.

A differenza dei dipartimenti HR delle aziende, le agenzie per il lavoro assumono spesso persone provenienti da posizioni commerciali o neolaureati e di solito non richiedono esperienza nel settore per iniziare.

Ci sono importanti realtà italiane e straniere che hanno sviluppato percorsi ad hoc per neolaureati al fine di garantire loro la possibilità di entrare all’interno di realtà complesse con diversi ruoli aziendali.

Adecco, per esempio, ha dato vita al “Graduate Program Field Experience”, un progetto rivolto ai neolaureati i quali hanno l’opportunità di intraprendere un percorso formativo ed esperienziale di 24 mesi, ricoprendo diversi ruoli: dall’ Account Specialist al Recruiter Specialist, fino al ruolo di Branch Manager.

Luca Caracciolo, afferma in merito alla possibilità di lavorare presso un’agenzia per il lavoro: “Personalmente le ritengo un’ottima palestra per chi desidera entrare nel mondo delle Risorse Umane. Nelle agenzie c’è la possibilità di toccare con mano, anche se in modo non completo o approfondito, la quasi totalità delle funzioni svolte dagli addetti alle Risorse Umane; il reclutamento, la selezione, la formazione e l’amministrazione”.

Non bisogna inoltre dimenticare che le Agenzie oggi offrono una vasta gamma di servizi alle Aziende che può essere visto dal lato del lavoratore come un utile percorso di crescita professionale. Un altro vantaggio, non ultimo in ordine di importanza, la possibilità di essere assunti dall’azienda a seguito del contratto da interinale.

In definitiva accedere alle Risorse Umane attraverso un percorso formativo post-laurea mirato è senza dubbio un primo grande passo verso il successo.

Non perdere l’occasione di accedere ad una formazione professionale certificata, iscriviti al nostro Master Risorse Umane.